giovedì 29 marzo 2012

IL RITO DI MISRAIM

Gli Statuti del Rito di Misraim del 1818

In questo link, il classico "Misteri del Rito di Misraim - Origini degli Arcana-Arcanorum" di Denis Labourè:

sabato 17 marzo 2012

LA POLEMICA TRA ROBERTO ARDIGO' E LA MASSONERIA

Roberto Ardigò (1828-1920)

Roberto Ardigò, filosofo positivista, fu nel 1903 protagonista di un acceso attacco contro la Massoneria, cui rispose con un editoriale altrettanto acceso la Rivista della Massoneria Italiana.
Riportiamo di seguito l'intera polemica, con l'attacco di Ardigò, la replica della Massoneria e la controreplica del filosofo; si evidenzia, a latere, l'immancabile intromissione della Chiesa, combattuta tra la consueta antimassoneria e l'odio nei confronti di Ardigò, reo di essere un ex sacerdote spretato:

http://www.box.com/s/1f525d45e52bdcd18755

lunedì 12 marzo 2012

"MEMORIE DI UN MASSONE" DI NICOLA MARDARCE



Nicola Mardarce, Memorie di un Massone, Bastogi Editore, 2012 (€.15,00)


Nicola Mardarce, lo apprendiamo dalla notizia in quarta di copertina, è uno pseudonimo dietro il quale si cela un avvocato romano di media età, di madre ebrea e padre protestante; già docente universitario in Italia e all'estero, ha all'attivo oltre 100 saggi giuridici di diritto e storia della Chiesa antica. Sarebbero dati sufficienti a permetterne, senza troppi sforzi, l'identificazione. Ma a che pro? La sua storia è sincera, persino – in qualche tratto – fino alla sgradevolezza che a volte accompagna la sincerità.
Perché Mandarce è trasparente, e con questa trasparenza racconta la sua storia – che potrebbe essere quella di qualunque massone – entro una non meglio identificata Obbedienza.
“La Massoneria vista dall'interno” è il sottotitolo del libro, con l'intento, dichiarato, di fare da controcanto al libro di Maurice Caillet “Io ero massone” (un libro che, sia detto per inciso, disonora ben più il transfuga che l'Istituzione cui egli dichiara di essere appartenuto; e non per il “tradimento”, ma piuttosto perché Caillet dimostra di non aver compreso nulla degli insegnamenti ricevuti).
Ma Mardarce non polemizza con l'ex massone francese; semplicemente, racconta la sua esperienza massonica, ben più coerente e consapevole di quella di Caillet.
E lo fa con grazia e con ironia, e a tratti quasi con britannico distacco, comunque ponendosi fin dalla premessa un obiettivo chiaro: “Non è mia intenzione convincervi delle mie ragioni né difendere la massoneria ove non tutto è rose e fiori, al pari di qualunque aggregazione di esseri umani. Desidero soltanto ripristinare l'obiettività”.
Un libro rivolto quindi, se ne deduce, ai profani, i quali però non troveranno risposte a curiosità morbose: non segreti rivelati, non rituali violati, ma il racconto autobiografico di un avvincente cammino iniziatico.
Rivolto ai profani si diceva; ma non solo, e certamente molti massoni lo leggeranno con un certo godimento.


                                                                                                  Marco Rocchi 

sabato 10 marzo 2012

"DE SECRETIS OPERIBUS ARTIS ET NATURAE" DI CARLO DE RAFFAELE


Recensione libraria:


Carlo De Raffaele, De Secretis Operibus Artis et Naturae, Bastogi Editore, 2011 (€.8,00)

Il libro di Carlo De Raffaele, che si pone come una sintesi di diversi precedenti contributi dell’Autore, propone un affascinante viaggio nel misterioso mondo dei Rosacroce e indaga il legame tra Rosacrocianesimo, Massoneria e chiesa Cattolica. L'opera prende le mosse da una disamina del problema dell'identità del fondatore della confraternita dei Rosacroce: che Christian Rosenkreutz fosse una figura mitica non v'erano dubbi, ma De Raffaele avanza l'ipotesi, sulla base di un manoscritto conservato a Maiorca, che il vero fondatore dell'Ordine sia stato nientemeno che Raimondo Lullo, filosofo, alchimista e cabalista spagnolo, sulla cui figura per certi versi Christian Rosenkreutz sembra ricalcato.
In particolare, ad accomunare i due personaggi, oltre ad una sovrapponibile serie di esperienze biografiche, ci sarebbe la volontà condivisa e dichiarata di riunire tutti gli uomini in una comune religione universale.
Se l'ipotesi di De Raffaele fosse  confermata, la mitica confraternita e il suo altrettanto mitico fondatore assumerebbero un carattere reale, e tutti i movimenti Rosacrociani sorti dopo la pubblicazione dei tre manifesti (Fama, Confessio e Nozze chimiche) tra il 1614 e il 1616 avrebbero una filiazione più o meno diretta con la confraternita fondata da Lullo.
Ma c'è di più, perché un altro manoscritto, conservato ad Oxford, e attribuito al filosofo francescano Ruggero Bacone – anche lui con forti interessi alchemici e occultistici –, spinge De Raffaele a sostenere anche la filiazione diretta della Libera Muratoria dalla Confraternita dei Rosacroce. Questo manoscritto sarebbe dunque, secondo l’Autore, un vero e proprio "manifesto primigenio della Massoneria", e proverebbe che “le origini della Massoneria, come pure della società segreta della Rosacroce, durante il medioevo vadano individuate proprio in seno a quell’istituzione che più ha combattuto ed ostacolato, nei secoli, le attività di entrambe: la chiesa Cattolica”.
Se scegliamo di usare il condizionale è perché queste ricerche, che devono ancora essere confermate, smentirebbero le teorie fin qui più accreditate dagli storici sulla origine della massoneria speculativa, che andrebbe così retrodatata al medioevo, anche se – nella nuova cornice che il lavoro di De Raffaele va delineando – l’intreccio tra massoneria speculativa e operativa sarebbe così aggrovigliato da sfumare i contorni delle due esperienze.
Se a tutto questo aggiungiamo che, in una nota iniziale, l'Autore riferisce di pressioni, furti e minacce ai suoi danni, ce n'è abbastanza per tingere di giallo una lettura già di per sé interessante.

                                                                                              Marco Rocchi 

martedì 6 marzo 2012

L'IMMAGINAZIONE


Breve, ma intensa, tavola su "L'immaginazione", tracciata in grado di Apprendista dal F.llo N.B. della R.L. Victor Hugo 1893 all'Or. Urbino:

http://www.box.com/s/yzj9bci2zv8247js4j06

venerdì 2 marzo 2012

STORIA DEI RITI UNIFICATI DI MEMPHIS E MISRAIM

Giuseppe Garibaldi, cui si deve l'unificazione
dei Riti di Memphis e Misraim 

Storia dell'Antico e Primitivo Rito di Memphis e Misraim, dall'unificazione tra i due Riti a opera di Garibaldi alla seconda metà del XX secolo:

http://www.memphismisraim.it/id111218.htm